Omega: gli orologi di lusso che hanno fatto la storia
La storia degli orologi di lusso Omega inizia dalle mani del ventitreenne Louis Brandt in Svizzera. Il ragazzo durante i mesi invernali si occupava della rifinizione di alcune parti degli orologi per conto terzi.
Louis Brandt si occupò di questo fino al giorno della sua morte, che avvenne nel 1879, anno in cui i suoi figli, Louis-Paul e Cesar, decidono di rilevare l’attività del padre. Accorgendosi immediatamente dei troppi ritardi nelle consegne e della mediocre qualità nella manifattura, la Louis Brandt & Fils nel gennaio del 1880, decide di trasferirsi in una piccola fabbrica dove però vengono venduti anche altri orologi e dove, finalmente, nel 1894 nasce l’Omega a 19 linee.
L’Omega fù il primo orologio ad essere prodotto in serie ed era in grado di garantire precisione e affidabilità. Infatti, nello stesso anno di nascita di Omega, l’azienda decide di cambiare il suo nome, prendendo quello del segnatempo che stava scandendo il futuro dell’attività.
Come nasce Omega Speedmaster?
Louis-Paul e Cesar, eredi di Louis Brandt, muoiono nel 1903, lasciando una fabbrica di orologi di lusso Omega, che produce 240 mila segnatempo ogni anno e che conta ben 800 dipendenti, nelle mani dei 4 figli.
Il più grande dei quattro, Paul-Emile Brandt, divenne il più grande architetto e costruttore di Omega dei successivi 50 anni. Infatti, fu proprio lui a gestire -durante la prima guerra mondiale- la fusione tra Omega e Tissot che portò la nascita della SSIH, acronimo di Società Svizzera per l’Industria dell’Orologeria, nel 1930.
Nel corso della seconda guerra mondiale, Omega diventa distributore ufficiale della forza aerea del Regno Unito. Questo ha inevitabilmente portato alla necessità di progettare un orologio più resistente e impermeabile, che arriva nel 1948 con l’Omega Seamaster.
Infine, nel 1957, il tanto cercato e meritato successo arriva con la creazione dello Speedmaster. Orologio di lusso di casa Omega portato al polso da tutti gli astronauti dell’Apollo 11 nel 1969, ma venne per la prima volta portato in orbita da Walter Schirra, nel 1962.
Curiosità: come Omega ha affrontato l’era moderna
La necessità degli astronauti di potersi affidare a un cronografo meccanico, in caso di guasti alla strumentazione, portò inevitabilmente Omega a dominare le scene del periodo pre-quarzo. Periodo che viene stroncato nel 1970, da Seiko e Citizen che portano sul mercato gli orologi al quarzo.
Tuttavia, la tenacia di casa Omega ha sfidato i giapponesi, portando sul mercato nel 1974 il primo orologio svizzero al quarzo, con una precisione dieci volte maggiore rispetto al quarzo ordinario, utilizzato dalle altre fabbriche.
Infine, nel 1975, arriva un’altra importante svolta per gli orologi di lusso Omega che vengono introdotti sul mercato sovietico grazie all’incontro tra le navicelle dell’Apollo 11 e della Soyuz, mandata in orbita dalla Russia. Di cui Omega divenne poi sponsor ufficiale nel 1989.
Ad ogni modo, tra il 1975 e il 1994, il gruppo SSIH risente della crisi monetaria e viene salvata dalle banche, questo causa notevoli cambiamenti e scossoni. Che hanno portato la holding ad essere acquisita da Nicola Hayek, all’epoca a capo di un gruppo di investitori.
Nel 1998, casa Omega entra definitivamente a far parte dello Swatch Group e i suoi orologi di lusso vengono indossati da personaggi come James Bond e Peter Blake, campione della Coppa America di vela.