Guidare all’estero con la patente tradotta
Come si fa a circolare in auto in un Paese estero con la propria patente di guida? Può succedere infatti che, a causa di una permanenza più lunga in un paese estero, si ravvisi la necessità di guidare un veicolo. In questi casi bisogna procurarsi una traduzione giurata della patente. Pur mantenendo sempre la patente di guida italiana, chi ha esigenza di guidare all’estero deve rivolgersi a qualcuno che sia in grado di tradurre e successivamente asseverare la patente originaria. Il contenuto della patente verrà quindi prima tradotto da un professionista e poi portata davanti ad un cancelliere in tribunale che le conferisce valore legale. Si parla quindi di “traduzione asseverata” per indicare questo ulteriore passaggio che serve per poter circolare senza problemi all’estero. La traduzione integrale della patente di guida può avvenire anche presso il Consolato. Il documento dovrà riportare la firma dei funzionari consolari che va legalizzata in Prefettura.
Può succedere che venga richiesto l’intervento di un traduttore giurato che effettui l’asseverazione: meglio rivolgersi ad una agenzia di traduzione per avere maggiori delucidazioni. Una volta asseverata il titolare della patente dovrà conservarla e portarla sempre con sa durante la permanenza nel paese estero, esibendola all’occorrenza insieme all’originale.
Traduzione di patente estera in lingua italiana
Gli stranieri che si trovano in Italia ravvisano l’esigenza inversa di circolare nel nostro Paese in possesso di patente estera. Anche in questo caso lo straniero deve provvedere alla traduzione asseverata della patente per poter guidare in Italia per un anno; trascorso questo lasso di tempo bisogna richiedere la conversione della patente estera in documento di guida italiano. La conversione sarà possibile soltanto se lo Stato estero in questione ha firmato accordi di reciprocità con l’Italia. Ad occuparsi del disbrigo di tali pratiche ci sono le agenzie di traduzione e gli uffici della Motorizzazione civile.
Paese che vai, patente che trovi
In alcuni paesi esteri al di fuori dell’Unione Europea le cose si complicano, ad esempio negli Stati Uniti d’America. Conviene sempre informarsi prima di partire circa le regole e le condizioni previste nei singoli Paesi per l’eventuale rilascio di patente o conversione di quella italiana. Negli USA la situazione cambia a seconda dello Stato: se in California per guidare chiedono la sola patente italiana, a New York questa ha la validità di novanta giorni e deve essere accompagnata da un permesso internazionale di guida. Quando ci si trova in uno Stato extracomuniatario ognuno di esso avrà regole diverse circa la patente e il permesso di guidare. Ecco perchè conviene affidarsi alla consulenza di professionisti esperti per il rilascio di eventuali permessi. Anche in Cina la procedura per ottenere la patente di guida è abbastanza difficoltosa: dopo aver inoltrato una formale richiesta alla polizia locale bisogna compilare un modulo rigorosamente scritto in lingua cinese e fare poi una lezione di guida della durata di due ore. Il tutto per ottenere un semplice permesso di guida di tre mesi.
Conversione della patente per ragioni di servizio
La patente italiana può essere convertita inoltre per quelle categorie di cittadini che vanno a vivere in determinati Stati esteri per ragioni di servizio, per la precisione: Cile, Canada, Zambia, Stati Uniti.