Cosa vedere a Valmontone
Durante la sua storia la città di Valmontone ha subito radicali modificazioni, la sua origine di epoca romana sembra ormai essersi persa dopo la seconda guerra mondiale dove la città è stata quasi completamente rasa al suolo dai bombardamenti degli alleati, la ricostruzione ha riportato alla luce solo alcuni dei palazzi e dei monumenti dell’architettura storica.
Valmontone rimane comunque una città interessante, una tappa da inserire in un possibile viaggio nella zona del Lazio, soprattutto perchè permette di visitare anche due importanti attrazioni, meno storiche, ma più moderne, comemrciali e divertenti come il Rainbow Magicland, il più grande parco divertimenti del centro e sud Italia oppure il Valmontone Outlet, regno dello shopping e del risparmio per milioni di italiani che vivono nelle province e regioni vicine.
Per visitare la città di Valmontone e tutti i suoi punti storici si può decidere di alloggiare in uno dei tanti affittacamere, hotel e B&B a Valmontone, molto comodi, raffinati e completamente attrezzati per dare ai turisti un piacevole punto di appoggio per poi spostarsi a visitare tutte le bellezze della zona.
Tra i palazzi ed i monumenti da visitare a Valmontone vanno segnalati sicuramente:
Palazzo Doria Pamphilj che si trova nella parta alta della città e che è uno delle poche testimonianze rimaste della storia artistica di Valmontone che ha resistino alla distruzione della seconda guerra mondiale.
Valmontone è ricca di chiese e luoghi di culto, da visitare la Colleggiata di Santa Maria Maggiore che domina dall’alto il territorio, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, la più antica della città, il Santuario del Gonfalone che ricorda diversi episodi che l’hanno reso il luogo di culto più importante per i cittadini, il Convento di Sant’Angelo, le Catacombe e la Basilica di Sant’Ilario, offrono uno spettacolare bagaglio di antichi affreschie la testimonianza che la città di Valmontone è stata abitata e luogo di passaggio per popolazioni antichissime.
La Fontana del Colle, presente nella piazza Giusto Dè Conti, accanto all’attuale municipio, ha una storia di circa 350 anni, risale infatti al 1665 il primo progetto, ma la sua realizzazione viene datata circa nella seconda metà del XVIII secolo per volere dei Principe Giovanni Battista Pamphilj, discendente della famiglia nobile più famosa della città, anche la Fontana del Colle ha subito il “male” della seconda guerra mondiale, fu distrutta nella sua quasi totalità e ricostruita nel 1968 come copia identica dell’originale, diventando poi il simbolo della città.
Oltre alla Fontana del Colle, la città di Valmontone è ricca di fontane e fontanili sparse per tutto il territorio comunale, ne esistono circa 14 ognuna realizzata per sfruttare la grande presenza di acqua nel sottosuolo della zona, Fontana Vecchia, Fontana della Costarella, Fontana del prato della Madonna, Fontana del Canale, Fontana dell’acqua maggio, Fontana del Signore, Fontana Fromale Nuovo, Fontata Iuiero, Fonta di San Barnaba, Fontana di San Giovanni, Fontana delle vaschette, Fontana di Barigliano, Fontana del ponte di ferro, Fontana della Città.
Le 14 fontane segnano un percorso preciso all’interno delle città che rappresentano un ideale passaggio nella storia di Valmontone.
Come tutte le città con orgine romanica anche Valmontone era dotata di Porte e cinta muraria, purtroppo anche queste durante la seconda guerra mondiale sono andate distrutte, Porta Romana, Porta Nuova e Porta Napoletana erano le tre vie di ingresso di cui qualche traccia si ritrova ancora visibile in città.