3 ragioni per non convertire la propria auto a GPL
Negli ultimi mesi si sono scritti molti articoli sulla vetture bi-fuel, a GPL o a gas propano; in particolare per le prossime autovettura in uscita dalla Chrysler e dalla Lancia in Europa. Negli Stati Unit d’America, esistono già molte aziende che producono e distribuiscono una serie di kit per trasformare la vostra autovettura, in una macchina ad alimentazione bi-fuel. Visto l’enorme interesse che questo fenomeno sta suscitando, bisogna aspettarci una invasione di questi kit anche in tutta l’Europa.
Il propano, ha sicuramente una serie di vantaggi sulla benzina e sul diesel, poiché la sua combustione produce meno residui, è più economico e sicuramente porta dei miglioramenti nell’ecosistema globale. Purtroppo, così come ha dei pregi ha anche una serie di difetti. Dovete essere informati, sul carburante che userete per far muovere la vostra vettura, prima di prendere la decisione di modificare l’impianto di alimentazione della vostra autovettura.
1: Ottimizzazione dell’auto per il propano o il GPL
Come molti di voi già sapranno, dal 2013 la maggior parte delle autovetture sono pressoché pilotate da una serie di computer di bordo. Sensori, processori, cavi e connettori sono quello che guidano tutte le azioni che la macchina deve eseguire per procedere nel migliore dei modi. Un software, calibrato per quella macchina e il suo sistema di alimentazione, si occupa anche di distribuire al meglio il carburante necessario per il movimento. In molti casi, questi programmi sono crittografati dai produttori per rendere difficile (se non impossibile) modificare alcuni dei parametri. Una delle cose più difficili da modificare, è proprio modificare il sistema che gestisce la tipologia di carburante con cui la macchina si alimenta.
Cosa significa questo per voi? Che purtroppo i kit e i software, per la modifica dell’alimentazione delle vostre autovetture sono molto costosi. Gli ingegneri che si occupano di stravolere i programmi che gestiscono la vostra vettura, sono costantemente occupati a modificare i programmi; ogni volta che esce una modifica o un aggiornamento.
2: I buoni kit di conversione sono costosi
Come abbiamo detto poco più sopra, i kit per modificare l’alimentazione alla vostra macchina sono molto costosi. In particolare, i kit delle migliori marche hanno un costo davvero esorbitante. Se la vostra vettura non è nuova, o si tratta di una utilitaria in molti casi il prezzo del kit potrebbe superare il prezzo di valutazione della vostra vettura.
Più la vostra vettura è anziana, minori sono le probabilità che esista un kit per la conversione e/o che il kit esistente sia performante. In molte situazioni, questi kit sono meno affidabili di quello dichiarato dalla ditta costruttrice. Quindi, anche se avete trovato un buon kit su Ebay o qualche carrozzeria di vostra fiducia, cercate di informarvi bene su quello che state acquistando. In poco tempo, potreste pentirvi della scelta fatta.
3: Verificate che il connettore sia universale
Avete scelto di convertire la vostra auto a metano, avete scelto quale kit installare sulla vostra autovettura; è arrivato il momento di verificare che il bocchettone per l’inserimento del gas sia universale. In questo modo, in ogni parte del mondo vi troviate avrete sicuramente la possibilità di fare rifornimento.
Questo non è un problema strettamente legato al kit da voi scelto, ma all’azienda che ha sviluppato il kit. In molte situazioni, dove si va ad acquistare un kit economico si può presentare la presenza di un connettore non universale. Questo, è determinato dal fatto che l’azienda produttrice non era intenzionata a pagare i diritti per il connettore.
Se siete sicuri al 100% della vostra scelta, vi consiglio di valutare con molta calma questa tre considerazioni. Magari, potreste ripensarci e scegliere di percorrere un’altra strada per ridurre l’inquinamento che producete durante i vostri spostamenti.